(ANSAmed) - ISTANBUL, 5 OTT - Le attività di Cipro nel
Mediterraneo orientale "negano i diritti inalienabili sulle
risorse naturali della popolazione turco-cipriota, che è
co-proprietaria dell'isola. Siamo preoccupati che
l'amministrazione greco-cipriota abbia deciso di invitare le
compagnie internazionali nelle cosiddette aree di licenza
delimitate unilateralmente, ignorando i diritti dei
turco-ciprioti". Lo scrive in una nota il ministero degli Esteri
di Ankara, dopo che mercoledì il governo di Nicosia ha invitato
le compagnie energetiche che già sono in possesso di licenze per
attività di esplorazione nella Zona economica esclusiva (Zee) di
Cipro a presentare offerte per il blocco numero 7.
Nei mesi scorsi, le tensioni tra Ankara e Nicosia per la
sovranità sulle risorse energetiche nel Mediterraneo orientale
avevano provocato tensioni anche con le compagnie internazionali
che operano su licenza cipriota, tra cui l'Eni. La Turchia ha
inoltre annunciato di voler avviare proprie esplorazioni nel
Mediterraneo orientale entro qualche mese.