ISTANBUL - Nelle perforazioni alla ricerca di idrocarburi al largo di Cipro, nel Mediterraneo orientale, "stiamo facendo i passi necessari nell'ambito legale, e cercheremo di continuare così. Ma se ci troviamo contro azioni illegali, sappiamo come parlare quella lingua. È inaccettabile che chi non ha alcuno diritto in quell'area cerchi di ottenere dei guadagni". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando con i giornalisti al seguito al ritorno dalla sua visita in Cina. "L'amministrazione greco-cipriota, il cui ingresso nell'Ue è stato losco, cerca di intimidire la Repubblica turca di Cipro del nord (riconosciuta solo da Ankara, ndr) con il potere che ha acquisito. E anche l'Ue non sta agendo con onestà", ha aggiunto Erdogan.
Al momento, la Turchia ha due navi da perforazione - la Fatih e la Yavuz - con diversi mezzi di appoggio impegnate al largo dell'isola, in un'area che rivendica come sua piattaforma continentale ma Nicosia ritiene al contrario parte della propria zona economica esclusiva.