Hernadi sarà processato in contumacia poiché la giustizia ungherese ha rifiutato di procedere contro il manager valutando come "infondate" le accuse dei colleghi croati. Secondo l'accusa il contratto tra la Mol, che detiene attualmente il 49% delle azioni della Ina, e il governo croato, secondo azionista con il 45%, avrebbe arrecato un grave danno agli interessi della Croazia facendo ottenere alla parte ungherese un influsso determinante nel processo decisionale all'interno della Ina. A questo accordo si sarebbe giunti nel 2008, quando Sanader per una tangente di 10 milioni di euro avrebbe accettato di cedere il controllo della Ina alla Mol. Sanader è stato già condannato con una sentenza definitiva della Corte suprema croata a otto anni di carcere per questo caso. Nel corso del processo all'ex premier, Hernadi non è mai stato sentito né dagli inquirenti né dalla corte croata, malgrado varie richieste in questo senso fossero state inoltrate alla magistratura ungherese, che le aveva respinte, giustificandosi con la protezione degli interessi nazionali. Il governo di Zagabria e la Mol ungherese sono da alcuni anni in aperto disaccordo sulla gestione e il futuro della Ina.
Zagabria vorrebbe vedere più investimenti nello sviluppo e nella produzione della società croata e accusa il partner ungherese di averla trasformata in una mera filiale per la rivendita dei prodotto della Mol. Secondo gli analisti la condanna contro Sanader e un'eventuale sentenza di colpevolezza per Hernadi aprirebbero la possibilità di annullare l'intero accordo del 2009. (ANSAmed).