Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Crisi: Croazia, pil ancora in calo, deficit oltre previsioni

Governo decide manovra correttiva e miniriforma fiscale

30 ottobre, 14:27

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 30 OTT - L'economia della Croazia non è riuscita a decollare neanche nel 2014 che, invece dell'anno della ripresa come avrebbe sperato il governo, sarà ricordato come il sesto anno consecutivo di recessione economica. Per questo motivo il governo di centro-sinistra ha approvato oggi una manovra correttiva, che porterà il deficit dei conti pubblici al 5 per cento del Pil, contro il 4 per cento previsto un anno fa.

La manovra prevede un consistente calo nella casella delle entrate, di quasi 350 milioni di euro su di un totale annuo di poco più di 15 miliardi, mentre le uscite sono state ridotte di appena 71 milioni. Dopo questa correzione il deficit a fine 2014 ammonterà a due miliardi di euro. La proiezione dell'andamento del Pil è stata corretta da un magro +0,1 per cento a un più realistico -0,7 per cento, allineandola con quelle della Commissione europea, Fondo monetario internazionale e degli Istituti macroeconomici nazionali. Le entrate che maggiormente hanno sofferto, registrando un calo di quasi 200 milioni di euro, sono quelle relative all'Iva, dunque in diretta correlazione ai consumi. E proprio per dare una spinta alle spese dei cittadini e una boccata d'aria al ceto medio, il governo ha deciso di aumentare la parte non-imponibile del reddito, misura che dovrebbe portare dal prossimo febbraio aumenti dai 10 ai 100 euro mensili nelle buste paga di circa un milione di lavoratori in Croazia. Dal 2015 per compensare la perdita del gettito dovuta a questa correzione dell'Irpef, sarà introdotta la tassa sugli interessi dei risparmi bancari. La proposta del governo di Zagabria prevede un'imposta del 12 per cento su tutti gli interessi riscossi. La Croazia è per ora l'unico Paese dell'Ue a non tassare gli interessi sui risparmi e il prelievo del 12 per cento sarà comunque uno dei più bassi in Europa. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati