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Energia:Croazia,Ue cofinanzia documentazione rigassificatore

Impianto previsto nel nord Adriatico. Investimento 630 mln euro

06 novembre, 17:27

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 6 NOV - La Croazia ha ottenuto dalla Commissione europea cinque milioni di euro per la documentazione preparatoria tecnica e finanziaria per la costruzione di un rigassificatore nel nord Adriatico, sull'isola di Veglia (Krk in croato), vicino a Fiume (Rijeka). Lo ha annunciato il ministro dell'economia croato, Ivan Vrdoljak. Si tratta del massimo cofinanziamento possibile, pari al 50 per cento dei costi, mentre il resto sarà assicurato dal governo di Zagabria. Nel 2015 la Croazia intende aprire le gare per la preparazione di tutti gli studi e documenti necessari, inclusi quelli relativi all'impatto sull'ambiente. "Il rigassificatore nell'Alto Adriatico è stato messo sulla lista dei progetti di particolare importanza strategica per l'Unione europea dato che avrebbe un enorme impatto positivo sulla diversificazione delle fonti di gas naturale, non solo per la Croazia, ma per l'intera Europa centrale'', ha spiegato il ministro. L'analisi della documentazione mostrerà tutti gli aspetti del progetto, inclusi quelli finanziari, e solo allora si potrà stabilire anche una possibile quota di cofinanziamento dai fondi europei per la sua realizzazione materiale. Per ora si pensa che l'intero impianto debba avere una capacità massima di riportare dallo stato liquido a quello gassoso tra i quattro e i sei miliardi di metri cubi di metano all'anno, con però la possibilità di ampliare la struttura nel caso in futuro la richiesta cresca. La Croazia in questo momento ha un fabbisogno annuo di 2,7 miliardi. L'intero investimento è stimato a circa 630 milioni di euro, e la parte croata è disposta a parteciparvi con un quarto, che si trasformerebbe nel 25 per cento della proprietà, mentre per il resto spetterebbe a un investitore strategico internazionale. La costruzione del rigassificatore potrebbe durare tra i due e i quattro anni, per essere pienamente operativo nel 2019. (ANSAmed).

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