Secondo il giornale tra gli offerenti ci sarebbero la banca per investimenti americana Goldman Sachs insieme a un consorzio di fondi pensionistici croati (per un periodo di concessione di 40 anni), l'austrialiana Macquarie (30 anni) e la società edile austriaca Strabag (50 anni). Il quotidiano riferisce che a fare un'offerta era interessata anche la Autostrade per l'Italia, ma all'ultimo momento avrebbe rinunciato un suo partner finanziario canadese. Nei prossimi giorni il ministero delle Infrastrutture croato inizierà un negoziato diretto con gli offerenti per arrivare in primavera alle offerte definitive e vincolanti, che, stando alle dichiarazioni del ministro Sinisa Hajdas-Doncic, potrebbero essere di gran lunga superiori a questi iniziali 2,5 miliardi di euro. Dopo la scelta definitiva il futuro concessionario dovrà pagare in un unico versamento l'intera somma per iniziare a gestire i circa mille chilometri a settembre del 2015. La Croazia spera in questo modo di ridurre di alcuni punti percentuali il suo debito pubblico visto che le società autostradali, di proprietà pubblica, non riescono ad operare in positivo a causa dell'enorme onere finanziario, malgrado una costante crescita del traffico sulla Zagabria-Spalato e la Zagabria-Fiume.
A complicare o forse completamente far saltare il processo di concessionamento potrebbe essere l'iniziativa referendaria promossa da un gruppo di associazioni e sindacati che a ottobre ha raccolto quasi mezzo milioni di firme per indire una consultazione mirante a proibire di dare ai privati in gestione le autostrade, trattandosi, come sostengono, di bene pubblico di valore strategico. La procedura è ora nella fase di verifica delle firme, e in un secondo momento sarà probabilmente sottoposta al vaglio della Corte costituzionale. (ANSAmed).