(ANSAmed) - ZAGABRIA, 15 APR - La Commissione europea ha
chiesto alla Croazia un ulteriore sforzo per la diminuzione del
deficit dei conti pubblici di un ulteriore 0.4 per cento del
Pil, pari a 175 milioni di euro, ma il governo di Zagabria ha
già annunciato di non avere intenzione di tagliare le pensioni e
gli stipendi dei dipendenti pubblici nell'anno in cui sono
attese le elezioni politiche.
"Faremo un altro sforzo per risparmiare in vari modi, in
particolare nelle società pubbliche, e saranno necessarie delle
correzioni su alcune accise", ha dichiarato il ministro
dell'economia Branko Grcic, che ieri a Bruxelles ha discusso con
il commissario per gli Affari economici e Monetari, Pierre
Moscovici, della procedura per deficit eccessivo contro la
Croazia. Entro la settimana prossima la Croazia deve presentare
a Bruxelles un pacchetto di misure con riforme strutturali e il
piano per la riduzione del deficit sotto il tre per cento del
Pil nei prossimi due anni.
"La Croazia è stata in passato in situazioni molto più
drammatiche, e anche questa volta faremo il nostro dovere, ma
senza toccare gli stipendi, l'assistenza sociale e le pensioni",
ha affermato il ministro.
Zagabria si è trovata in questa situazione dopo che, in base
a una nuova metodologia del calcolo del deficit dell'Eurostat,
in esso sono state sommate anche le garanzie dello Stato per
prestiti alle società pubbliche e i rischi di investimenti anche
se in cooperazione con privati. Per questa ragione il deficit
della Croazia per il 2014, invece di 1,7 miliardi, quanto ha
espresso la statistica di Zagabria, è stato ricalcolato a 2,3
miliardi di euro, circa il 5,7 per cento del Pil.
"Questa nuova metodologia si rifletterà sulle scelte del
governo, che prima era molto flessibile nel garantire i prestiti
delle società, mentre in futuro si daranno garanzie solamente se
si tratterà di soldi spesi per riforme e ristrutturazioni", ha
concluso il ministro dell'economia. (ANSAmed).