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Croazia: via Houellebecq a festival Dubrovnik, rischi islam

Polizia vede pericoli, politici parlano di offesa a religione

14 maggio, 14:45

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 14 MAG - Per ragioni di sicurezza il più grande e rinomato festival culturale in Croazia, quello che da 66 anni si tiene ogni estate a Dubrovnik, ha deciso di togliere dal repertorio il dramma "Le particelle elementari", basato sul romanzo del 1998 dello scrittore francese Michel Houellebecq, che proprio nel giorno della strage al giornale satirico parigino Chralie Hebdo, lo scorso gennaio, aveva lanciato il suo nuovo romanzo di fantapolitica "Sottomissione" sull'arrivo al potere in Francia di un presidente islamico.

L'adattamento teatrale di "Le particelle elementari" sarebbe dovuto andare in scena a luglio, ma dopo che il festival (I Giochi Estivi di Dubrovnik) ha ricevuto una nota del ministero degli Interni croato in cui si avverte di "possibili rischi alla sicurezza", la direttrice della manifestazione, Ivana Medo Bogdanovic, ha deciso di togliere l'opera dal programma. Per la polizia si tratta di "uno scrittore controverso che spesso viene citato nel contesto del suo rapporto negativo verso i musulmani e la loro religione", ha spiegato all'agenzia di stampa Hina la direttrice, ribadendo che il testo a cui si è rinunciato non tocca in nessun modo "i sentimenti religiosi", ed è stato già messo in scena a Parigi. "Io mi sono adeguata alla nota del ministero, sebbene 'Le particelle elementari' narrino della mancanza d'amore tra uomini e donne", ha aggiunto. Il ministero della Cultura in un comunicato ha appoggiato la decisione della direzione del festival affermando come "nel proprio operato abbiamo sempre guardato a proteggere le libertà di espressione artistica, ma in questo caso non può essere ignorata la stima sui rischi alla sicurezza" A chiedere l'opinione delle forze dell'ordine è stato il presidente della regione di Dubrovnik, Nikola Dobroslavic, del partito conservatore Unione democratica croata (Hdz), che ha raccontato come "già alla riunione del Consiglio del festival ho avuto delle obbiezioni a mettere in scena un autore noto per i suoi commenti indubbiamente offensivi sull'islam, e ho rifiutato di stanziare fondi per questo progetto, ma al momento del voto sono rimasto in minoranza". "Allora ho deciso - ha spiegato - di far fare al ministero degli Interni la stima se si tratta di un autore la cui messa in scena potrebbe offendere la gente e rappresentare un possibile rischio alla sicurezza". Dobroslavic ha spiegato che a spingerlo a fare questa domanda non sono stati più di tanto possibili atti di terrorismo, ma in primo luogo "la possibilità che potessero essere offesi i sentimenti religiosi degli abitanti musulmani di Dubrovnik e dei loro numerosi ospiti che visitano la città nei mesi estivi". La comunità islamica in Croazia conta circa 63 mila persone, in prevalenza bosniaci e in minor parte kosovari albanesi, giunti quando le due repubbliche facevano parte della ex Jugoslavia, e negli ultimi due decenni come profughi di guerra.

È la seconda minoranza religiosa del Paese, dopo quella serba ortodossa, e rappresenta l'1,47 per cento della popolazione. I musulmani in Croazia si considerano ben integrati, e in passato non si sono registrati esempi di gruppi fondamentalisti o minacce di attentati. A Dubrovnik, perla dell'Adriatico croato, città nell'estremo sud del Paese di 42 mila abitanti, al censimento del 2011 quasi 1500 si sono dichiarati di fede musulmana. (ANSAmed).

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