(ANSAmed) - ZAGABRIA, 11 GIU - In sei nuove zone destinate
all'estrazione di gas e petrolio nella Croazia nordorientale,
nella regione della Slavonia, date di recente in concessione, la
prospezione geofisica inizierà tra meno di un anno, le prime
trivellazione nel 2015, mentre l'estrazione dovrebbe iniziare
tra circa cinque anni. Lo sostiene la direttrice dell'Agenzia
statale per gli idrocarburi, Barbara Doric.
Al bando chiuso a febbraio sono state assegnate sei
concessioni per l'esplorazione e l'estrazione di gas e petrolio
per un periodo di trent'anni su aree da 2.100 a 2.600 km2 nella
zona lungo il fiume Drava, che segna il confine con l'Ungheria,
lungo il fiume Sava, al confine con la Bosnia e nella Slavonia
orientale. Quattro campi sono stati dati in concessione alla
Vermilion Energy, multinazionale con sede in Canada, una alla
nigeriana Oando e una alla croata Ina. Per ora sono stati
assegnati solo i permessi e in queste settimane sono in corso
trattative per finalizzare i contratti.
Secondo Doric nella pianura della Slavonia ci sono
sicuramente giacimenti di idrocarburi, dato che dagli anni
Cinquanta fino ad aggi erano stati operativi 45 pozzi per
l'estrazione del petrolio e 30 per il gas. Lo Stato croato
prevede che dalle concessioni potrebbe avere tra i 400 e 800
milioni di euro di introito netto all'anno. (ANSAmed).