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Croazia-Slovenia: scandalo in arbitrato confine marittimo

Zagabria accusa Lubiana di tentativo influenzare delibera

23 luglio, 14:27

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 23 LUG - La diplomazia croata è infuriata con la Slovenia dopo che la stampa di Zagabria ha pubblicato il contenuto di una serie di telefonate tra un giudice sloveno, membro della Corte per l'arbitrato che deve stabilire il confine marittimo nel nord Adriatico tra le due ex repubbliche jugoslave, e una alta funzionaria del ministero degli Esteri di Lubiana, dalle quali può sembrare che la parte slovena avesse cercato di influire sulla delibera a proprio vantaggio. "Se il contenuto di questi colloqui fosse vero, si tratterebbe di una vicenda assolutamente inaudita che cambierebbe drasticamente la situazione del processo di arbitrato sul confine", ha dichiarato il ministro degli Esteri croato, Vesna Pusic, annunciando che prima di qualsiasi altra mossa intende verificare l'autenticità delle intercettazioni. Dagli audio pubblicati sul sito internet del quotidiano Vecernji list, sembra però non ci sia alcun dubbio che il giudice sloveno, Jernej Sekolec - nominato da Lubiana come uno dei cinque magistrati che entro la fine dell'anno devono decidere il confine marittimo nel Golfo di Pirano, contenzioso aperto tra Lubiana e Zagabria da 25 anni - abbia regolarmente riferito alla rappresentate slovena davanti alla corte, la diplomatica Simona Drenik, i dettagli delle discussioni riservate tra i giudici chiedendole consigli e documenti per meglio difendere la posizione della Slovenia. Dalle intercettazioni si può dedurre che l'arbitrato sia stato risolto a vantaggio della Slovenia che, se effettivamente tale sarà il verdetto, otterrebbe almeno due terzi del golfo e di conseguenza il contatto con le acque internazionali nel nord Adriatico, che Lubiana considera di suo interesse strategico.

Le regole dell'arbitrato internazionale vietano ai giudici nazionali di influenzare gli altri arbitri e tutte le discussioni interne sono considerate assolutamente segrete. Non è permesso nessun tipo di lobbismo, mentre dai colloqui si desume che diplomatici sloveni abbiano avuto contatti di questo tipo con i giudici. Se il contenuto delle intercettazioni, la cui provenienza non è stata svelata anche se pare ovvio siano state procurate dai servizi segreti croati, si mostrerà verosimile la Croazia potrebbe mettere in dubbio l'intera procedura, chiedere la sostituzione del giudice Sekolec, o addirittura ritirare l'accordo sull'arbitrato. (ANSAmed).

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