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Bosnia: centinaia di ossa in fossa comune a Prijedor

29 ottobre, 18:55

(ANSAmed) - SARAJEVO, 29 OTT - Dalla fossa comune nella miniera di Jakarina kosa, presso Prijedor, in Bosnia occidentale, in quasi quattro mesi di scavi, iniziati il 6 luglio scorso, gli esperti forensi hanno esumato 622 resti scheletrici e due scheletri completi di civili musulmani e croati uccisi dai serbi nell'estate del 1992, primo anno di guerra in Bosnia (1992-95). Lo ha reso noto l'agenzia di stampa Fena.

Al momento non è possibile accertare a quante persone appartengano le singole ossa esumate e bisognerà aspettare gli esiti dei test del Dna.

Da questa fossa, di grande estensione, nel 2001 vennero esumati i resti di 373 persone, per 311 delle quali è stato possibile effettuare l'identificazione col test del Dna. Erano vittime trasferite, nel tentativo di occultare le prove dei crimini di guerra, dalla poco distante fossa comune di Tomasica, la miniera dalla quale, nel 2013, sono state esumate le spoglie di 435 vittime, di cui solo 275 erano scheletri completi.

Per i crimini commessi nell'area di Prijedor il Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi) ha condannato 16 serbo-bosniaci a complessivi 230 anni di carcere. (ANSAmed).

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