Secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica, (Dzs) a dicembre in Croazia c'erano 1,3 milioni di occupati che, rispetto al 2007, sono ben 230 mila persone (quasi il 15 per cento) in meno, su di una popolazione di 4,3 milioni. La disoccupazione invece, dopo un picco registrato nel 2011 con quasi il 21 per cento della forza lavoro, è ora stabile intorno al 15 per cento, poco meno di 300 mila persone. È calato di quasi 60 mila unita' anche il numero della popolazione attiva, ovvero il totale delle persone con o in cerca di un lavoro.
Il fatto che la disoccupazione sia in discesa, unitamente a un calo costante anche dell'occupazione, è, secondo gli analisti,un segnale d'allarme per il governo. Questi dati sono la conseguenza, da una parte di nuove metodologie e condizioni più severe per ottenere lo status di disoccupato, ma in primo luogo di un diffuso sentimento di pessimismo che spinge molti, specialmente giovani, a rinunciare a sperare in un lavoro, a ritirarsi dal mercato o a emigrare, specialmente dopo l'ingresso della Croazia nella Ue due anni fa. Inoltre, la bassa occupazione sta avendo un impatto molto negativo sulle casse dello stato, con un gettito sempre minore per i contributi. A rischio è anche la stabilità del sistema pensionistico dato che il numero dei pensionati si sta pericolosamente avvicinando a quello dei contribuenti ed è ora di un pensionato su 1,1 occupato.(ANSA).