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Croazia: politico condannato per crimini guerra sui serbi

Omicidi e torture civili '91, carcere a estremista destra Mercep

12 maggio, 15:54

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 12 MAG - Dopo vent'anni di controversie, e quattro di processo, uno dei più famigerati criminali di guerra croati, il politico di estrema destra Tomislav Mercep, è stato condannato oggi a Zagabria in prima istanza a cinque anni e sei mesi di carcere per uccisioni e torture di civili serbi commesse nel 1991.

Mercep, all'epoca viceministro degli Interni, è stato riconosciuto colpevole, in qualità di comandante di fatto di una unità di polizia speciale, di non aver impedito, tra ottobre e dicembre 1991, una lunga serie di delitti atroci contro civili serbi. Secondo il verdetto di condanna, Mercep ha "dato il suo assenso tacito" a torture, saccheggi, detenzioni illegali e uccisioni di almeno 43 persone. Il delitto più atroce fu quello di Pakracka Poljana, un campo distante circa 100 km da Zagabria, dove furono condotti e uccisi alcune decine di civili serbi. Le vittime venivano prelevate dalle loro case, la maggior parte a Zagabria, per il solo fatto di essere sospettate di non appoggiare l'indipendenza della Croazia o di simpatizzare per i ribelli serbi. In passato come diretti esecutori sono stati condannati cinque ufficiali, che il verdetto di oggi collega alla linea di commando di Mercep. Il caso è particolarmente sensibile dato che la stampa e molti testimoni da quasi vent'anni insistono che nel coprire e smistare le indagini avrebbero partecipato anche le autorità politiche del regime nazionalista del defunto presidente Franjo Tudjman. (ANSAmed).

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