Zdravko Mustac e Josip Perkovic in quel periodo erano alla guida della filiale croata dei servizi segreti jugoslavi, incaricati di combattere l'emigrazione anticomunista e ultranazionalista croata, resasi responsabile di una serie di atti terroristici nel nome dell'indipendenza della Croazia.
Entrambi sono stati condannati all'ergastolo. Questo è il primo processo contro alti funzionari della polizia segreta comunista jugoslava.
Il processo è stato celebrato a Monaco di Baviera, dove nel 1983 fu liquidato il dissidente politico Stjepan Djurekovic. Il caso ha suscitato molte polemiche in Croazia. Tre anni fa il governo di centro-sinistra aveva rifiutato la loro estradizione in Germania, decisione poi revocata su pressioni della Commissione europea. La destra in Croazia vede il caso come la prova del carattere criminale del regime comunista e lo ritiene importante per la costruzione di una memoria storica fortemente anticomunista.
Dopo la proclamazione dell'indipendenza della Croazia da Belgrado nel 1990,uno dei due condannati oggi, Josip Perkovic, divenne uno dei capi dei nuovi servizi croati e stretto collaboratore del primo presidente, Franjo Tudjman.(ANSAmed).