Plenkovic ha invitato al tavolo delle trattative il partito Most (Ponte), formazione eterogenea e populista di orientamento conservatore, che alle elezioni si è confermata terza forza del Paese con poco meno del 10% dei consensi, e i cui deputati sono determinanti per una eventuale coalizione. Si va dunque verso una riedizione della coalizione che ha caratterizzato il governo uscente.
A differenza del suo predecessore alla guida dell'Unione democratica croata (Hdz, conservatori), Plenkovic ha rifiutato l'idea di cercare un primo ministro di compromesso, come il premier uscente Tim Oreskovic, manager canadese di origini croate senza esperienza in politica, insistendo che il primo partito debba esprimere il nuovo primo ministro nella persona del suo leader. Le trattative saranno difficili date le molte precondizioni poste in campagna elettorale da Bozo Petrov, leader di Most e vicepremier uscente.(ANSAmed).