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Serbia: Ue, Zagabria conferma veto su apertura capitolo 26

Presidente, ma Belgrado puo' risolvere facilmente problema

13 dicembre, 18:26

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 13 DIC - Lo sforzo che la Croazia, e altri Paesi, chiedono alla Serbia per aprire il capitolo negoziale 26 (istruzione e cultura) nell'ambito dei negoziati di adesione di Belgrado all'Unione europea "non rappresenta nessun ostacolo politico e la Serbia può molto facilmente risolvere questo problema". Lo ha affermato oggi la presidente croata, Kolinda Grabar Kitarovic, dopo che ieri sera a Bruxelles in vista della conferenza interministeriale Ue-Serbia di oggi, la Croazia e la Bulgaria hanno posto il loro veto sull'apertura di questo capitolo negoziale, dando comunque il via libera per altri due, il 5 e il 25. Zagabria ha chiesto alla Serbia di fare ulteriori sforzi nel rispetto del diritto delle minoranze etniche, in particolare quella croata, all'istruzione nella loro lingua materna. "Tutti i Paesi candidati sono tenuti a rispettare i criteri di adesione, e in questo concreto caso si tratta veramente di un criterio molto facile da soddisfare", ha spiegato Kitarovic, alludendo al fatto che si tratta di una decina di manuali scolastici da tradurre e mettere in uso nelle classi.

Dopo il veto di ieri i politici e la stampa serba hanno duramente criticato la Croazia, affermando che si tratta di una sorta di accanimento di Zagabria contro Belgrado. Il primo ministro serbo Aleksadnar Vucic avrebbe, in segno di protesta, lasciato ieri Bruxelles senza aspettare la riunione interministeriale di oggi. Secondo la stampa di Zagabria, invece, il gesto plateale di Vucic sarebbe ad uso politico interno, dato che i premier non partecipano mai a conferenze interministeriali. (ANSAmed).

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