(ANSAmed) - BRUXELLES, 16 MAG - La Commissione Ue lancia il suo ultimatum sui ricollocamenti. "Gli Stati che non hanno ancora accolto" richiedenti asilo da Italia e Grecia, "o quelli inattivi da quasi un anno", inizino i trasferimenti "entro il prossimo mese", si legge nella 12/a relazione sul tema.
"Se non lo faranno", a giugno la Commissione discuterà sulla possibilità di aprire le procedure di infrazione.
La Commissione Ue concentra le sue raccomandazioni su Ungheria, Polonia e Austria, unici Stati a non aver accolto un solo profugo. Ma sollecita anche la Repubblica Ceca, inattiva da un anno circa, a riprendere i trasferimenti, e chiede a Bulgaria e Slovacchia di mostrare più flessibilità sulle preferenze dei profughi da accogliere. Irlanda e Estonia, vengono invitate a trovare soluzioni con l'Italia per soddisfare le esigenze aggiuntive di sicurezza.
Spagna, Belgio e Croazia devono aumentare i loro impegni mensili nei confronti di Italia e Grecia. Germania, Romania, Slovacchia devono impegnarsi di più verso la Grecia, mentre la Francia e Cipro di più con l'Italia.
Tutti devono accrescere la capacità di trattare le richieste, evitare preferenze troppo selettive che provocano ritardi, e dare la priorità alle persone più vulnerabili, come i minori non accompagnati.
L'Italia, dal canto suo, deve urgentemente accelerare le procedure per le registrazioni ai fini delle candidature.
"Abbiamo esaurito tutti i mezzi - ha detto il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos, aggiungendo che "tutti gli Stati devono rispettare i propri obblighi". "E' una questione di credibilità, politica e istituzionale dell'Ue - ha concluso -, anche nel nome di chi sta assolvendo ai propri impegni". (ANSAmed).