Il sindaco populista Milan Bandic ha proposto di cambiare il nome della piazza dedicata 70 anni fa a Tito in "Piazza della Repubblica di Croazia" tramite una procedura urgente, per assicurarsi la maggioranza nell'Assemblea cittadina, ovvero i voti di alcuni consiglieri di estrema destra.
L'idea ha suscitato una valanga di critiche e proteste da parte delle organizzazioni antifasciste e dei partiti di sinistra, che vi vedono la volontà di rivedere in negativo il contributo alla sconfitta del nazifascismo dei comunisti e partigiani jugoslavi.
La controversia sull'opportunità di mantenere il nome del leader comunista, nato nel 1896 in Croazia, alla piazza dove si trovano il Teatro Nazionale e la sede dell'Università di Zagabria dura da anni. Le organizzazioni di destra insistono che Tito fu un dittatore comunista, responsabile inoltre per migliaia di morti croati alla fine della Seconda guerra mondiale quando i suoi partigiani vittoriosi giustiziarono circa 20 mila soldati del regime filofascista degli ustascia, ma anche alcune migliaia di civili in fuga dal comunismo. Per le sinistre, il maresciallo Tito rappresenta il volto glorioso della lotta antifascista dei popoli della ex Jugoslavia ed una delle personalità più importanti della storia croata. (ANSAmed).