BELGRADO - Tre migranti e tre poliziotti bosniaci sono rimasti feriti in nuovi incidenti scoppiati nella tarda serata di ieri al valico di Maljevac, presso Velika Kladusa, al confine tra Bosnia-Erzegovina e Croazia. Gli agenti si sono opposti a un nuovo tentativo dei migranti, dopo quello di ieri, di sfondare i blocchi e passare in territorio croato.
Ne ha dato notizia oggi la polizia bosniaca, schierata in forze a presidiare la frontiera, unitamente a quella croata mobilitata anch'essa dall'altra parte del confine. I migranti hanno lanciato pietre e altri oggetti contro il cordone di poliziotti, che hanno risposto con brevi cariche. La tensione alla frontiera bosniaco-croata si mantiene alta dopo che ieri a più riprese vi erano stati scontri fra polizia e migranti intenzionati a entrare in Croazia per proseguire il loro viaggio verso altri paesi Ue dell'Europa occidentale. Come riferiscono i media bosniaci, nella notte i migranti accampati in tende nella terra di nessuno, e che hanno acceso fuochi per riscaldarsi, hanno mandato gruppi di bambini e ragazzi verso il cordone di polizia a scandire 'Open border, open border', aprite la frontiera. Su cartelli e striscioni mostrati dai profughi si leggono scritte quali 'Ue, dove sei?', 'Non vogliamo la guerra'.
Sul versante croato del confine le forze di polizia sono state notevolmente rafforzate, e nelle ultime ore il ministro dell'interno croato Davor Bozinovic ha esaminato la situazione con il collega bosniaco Dragan Mektic.