Le migrazioni e la sicurezza erano i temi centrali della presidenza croata dell'InCE, che si conclude con questo vertice del forum multilaterale, per passare dal primo gennaio all'Italia.
"Solo un approccio multilaterale e onnicomprensivo, che comprenda una migliore regolamentazione delle migrazioni legali e la prevenzione operativa di quelle illegali, potrà dare risultati soddisfacenti", ha detto Plenkovic.
Il premier croato ha voluto anche ricordare che la Croazia, dal 2015 parte della rotta migratoria balcanica, non ha voluto erigere barriere sui propri confini. "Abbiamo invece preferito impegnare 6500 appartenenti delle forze dell'ordine alla protezione dei confini, che nel contempo lavorano per preparare la Croazia all'adesione alla zona Schengen", ha spiegato.
Al vertice di Zagabria, accanto a quello croato, sono presenti i premier di Albania, Ungheria, Macedonia, Romania e Slovacchia, nonché ministri o ambasciatori degli altri dodici Paesi. A rappresentare l'Italia a Zagabria è presente il ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie, Erika Stefani (ANSAmed).