La crisi nella cantieristica navale croata è conseguenza delle ingenti perdite generate negli ultimi due anni, stimate in centinaia di milioni di euro. Nelle prossime settimane si passerà alla definizione del piano di ristrutturazione e la Brodosplit sarà ammessa nella struttura proprietaria del Gruppo Uljanik tramite la ricapitalizzazione. Nella scelta del partner non viene direttamente menzionata la Fincantieri di Trieste che però, secondo la stampa, avrebbe inoltrato l'offerta di partenariato assieme alla Brodosplit.
La Brodosplit di Spalato, di proprietà dell'imprenditore croato Tomislav Debeljak, si sarebbe impegnata a pagare gli stipendi arretrati per i circa tre mila operai e a rivitalizzare subito le attività nei due cantieri nordadriatici. Il partner strategico dovrebbe acquisire una alta quota della proprietà dell'azienda, dare una forte iniezione di capitale fresco e preparare un piano di ristrutturazione dell'azienda nei prossimi dieci anni. Non è ancora chiaro il ruolo della Fincantieri in questa operazione.
Secondo i media locali i nuovi partner strategici si sarebbero impegnati a investire nei prossimi dieci anni più di un miliardo di euro, ma a condizione che lo Stato croato contribuisca con una cifra simile, in primo luogo per ripagare le molte garanzie bancarie date al gruppo Uljanik nel passato.
La scelta del partner strategico è solo il primo passo nella complicata e costosissima operazione di salvataggio della cantieristica navale croata e molti altri dettagli rimangono poco chiari e incerti, come anche la stessa sorte di Uljanik che non ha ancora scongiurato il rischio di un fallimento totale.
(ANSAmed).