La presidente uscente, Kolinda Grabar Kitarovic, che gode dell'appoggio dei conservatori del premier Andrej Plenkovic, resta la favorita, anche se di poco, con l'ultimo sondaggio che le assegna un 28,3% di preferenze. Ma una serie di sue gaffe in un discorso a un comizio domenica scorsa, dove è apparsa stanca e disorientata, hanno fortemente intaccato il messaggio di stabilità, coerenza, esperienza e continuità politica, perno della sua campagna elettorale. Tra le tante dichiarazioni ritenute curiose o addirittura eccentriche, la stampa ha citato in particolare la promessa che lei stessa porterà in Croazia migliaia di posti di lavoro nel settore informatico con stipendi da ottomila euro, messaggio non solo fuori dalle competenze presidenziali ma per molti totalmente surreale. Ha creato d'altra parte imbarazzo, accompagnato da derisione sui social, il panico dei suoi collaboratori che hanno tentato di fermare una famosa canzone patriottica partita durante un'apparizione pubblica di Kitarovic, ma cantata dal suo contendente per i voti degli elettori di destra - Miroslav Skoro. Negli ultimi vent'anni le canzoni di Skoro sono state praticamente appuntamento fisso ai comizi del centro-destra, e lo stesso cantante fu dieci anni fa anche deputato dell'Unione democratica croata (Hdz) di Kitarovic. Ma è oggi candidato della destra nazionalista e sovranista per la presidenza della Repubblica, accreditato dall'ultima rilevazione del 20,7% dei consensi. Skoro è critico della direzione europeista e moderata dei conservatori di Plenkovic e cerca di canalizzare contro Kitarovic l'insoddisfazione dell'elettorato di destra per l'operato del governo, messaggio riassunto nel suo slogan 'Restituiamo la Croazia al popolo'. Stando agli analisti, domenica una grossa fetta dell'elettorato tradizionalmente fedele ai conservatori potrebbe spostarsi più a destra e votare per Skoro, tendenza notata già alle elezioni europee tenutesi a maggio.
Il candidato di centrosinistra Zoran Milanovic, premier socialdemocratico dal 2012 al 2015, è dato al 26,6%, con una ripresa di consensi negli ultimi giorni. Con questa situazione, andrebbe lui alla sfida del ballottaggio con la presidente uscente. Ma il confronto serrato a destra tra Kitarovic e Skoro, interpretato anche come una battaglia per la futura direzione dell'Hdz di Plenkovic, ha talmente galvanizzato l'elettorato conservatore e nazionalista che i messaggi di Milanovic sembrano essere passati inaspettatamente in secondo piano e trascurati dai media. E non è del tutto escluso che una forte affluenza degli elettori di Kitarovic e Skoro, in combinazione con la diffusa apatia dell'elettorato di sinistra, potrebbe spingere Milanovic al terzo posto ed escluderlo dal ballottaggio. (ANSAmed).