''Tenere le elezioni presidenziali sotto il regime militare e senza una Costituzione e' una farsa'', ha scritto sui social network Khaled el Nabawi, noto attore con ruoli anche in film hollywoodiani come 'le Crociate' di Ridley Scott. Orientato al boicottaggio delle urne ha comunque suggerito ad un fan ,scrive al Ahram, di dare il suo voto a Sabbahi. Fra i fondatori del partito Karama, 'dignita'', nota figura dell'opposizione, piu' volte incarcerato e due volte parlamentare, attivo durante la rivoluzione di gennaio, Sabbahi ha gia' raccolto il sostegno di Alaa el Aswany, autore del romanzo 'palazzo Yacoubian' e del regista Khaled Youssef.
Si e' espresso per lui anche Khaled el Sawy, che nel film ispirato al celebre condominio ha avuto un ruolo, secondo il quale Sabbahi e' ''l'unico in grado, al momento, di recuperare lo status dell'Egitto con una visione e un piano concreto''.
Un altro attore, Nabil el Halafawy, ha spiegato di avere optato per Sabbahi dove aver visto il seguitissimo faccia a faccia tv, il primo nella storia dell'Egitto, fra l'ex capo della Lega araba ed ex ministro degli esteri di Hosni Mubarak, Amr Mussa, e il filo islamico moderato cacciato dai Fratelli musulmani, Abdel Monein Abul Fotouh. ''Il nostro paese ha bisogno urgente di un leader civile e di ampie vedute e Sabbahi e' perfetto'', ha detto a al Ahram. ''In un altro momento avrei potuto magare scegliere Abul Foutuh ma ora do' il mio sostegno ad uno stato civile e senza nessuna ideologia islamica'', ha spiegato.
Raccoglie consensi fra gli artisti egiziani anche Khaled Ali, avvocato e attivista dei diritti umani, il piu' giovane dei tredici candidati, con i suoi 40 anni, l'eta' minima prevista dalle legge egiziana per correre alle presidenziali. Beniamino dei giovani rivoluzionari e' pero' considerato il candidato con la campagna elettorale 'piu' povera'. (ANSAmed).