Stando ai sondaggi interni, il candidato scelto per farlo è l'ultimo premier di Hosni Mubarak, Ahmad Shafik, preferito all'ex capo della Lega araba, Amr Mussa. Ma la scelta del prossimo presidente d'Egitto non e' scontata, per una comunità vittima di violenze e aggressioni per molti anni e che, anche sotto Mubarak - col quale i vertici della chiesa avevano stabilito un rapporto di collaborazione - ha dovuto subire pesanti discriminazioni come quella delle difficili autorizzazioni a costruire chiese.
Gli attivisti e molti giovani cristiani dicono di orientarsi sul candidato nasseriano, pro rivoluzione, Hamdin Sabbahi. Ma il sostegno a Shafiq è stato confermato da un sondaggio condotto nelle ultime settimane fra i copti di tutte le aree geografiche dell'Egitto, secondo il quale il 70,1% degli interpellati ha scelto l'ex premier, seguito, a grande distanza da Amr Mussa con 16,6% e da Sabbahi col 13,3%.
Con un pacchetto di voti di cinque milioni i copti potrebbero essere determinanti in un voto che si preannuncia incerto.
(ANSAmed).