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Egitto: Morsi accetta compromesso, opposizione in piazza

Presidente, inappellabilita' solo su sovranita'. Monito da Usa

27 novembre, 09:29

(di Danila Clegg) (ANSAmed) - IL CAIRO, 27 NOV - Si apre oggi la giornata delle marce al Cairo contro il decreto del presidente Mohamed Morsi che ha reso inappellabili le sue decisioni, con il capo dello Stato che ha fatto ieri un tentativo in extremis per disinnescare la miccia accesa col suo provvedimento: dopo un incontro con i vertici della magistratura, ha annunciato in serata di aver accettato una soluzione di compromesso, che limita l'inappellabilità alle sole questioni di sovranità. La Casa Bianca ha tuttavia espresso le sue preoccupazioni, esortando le parti alla calma. E ricordando che Morsi ha svolto un ruolo "davvero importante" per la tregua a Gaza, Washington ha però sottolineato che "questo è un aspetto che deve essere separato" dalle questioni interne dell'Egitto. All'indomani dell'uccisione di un giovane attivista dei Fratelli musulmani a Damanhour, nella regione del delta, la piazza ieri è rimasta tranquilla, quasi a prepararsi per la grande giornata di oggi, quando sono annunciate almeno tre marce dell'opposizione da diversi quartieri del Cairo, che confluiranno a piazza Tahrir per dire no al decreto presidenziale. Il compromesso di ieri avrà probabilmente rasserenato i giudici, ma difficilmente la piazza accetterà questa soluzione. Per oggi, nelle stesse ore dei cortei dell'opposizione, i Fratelli musulmani avevano convocato un'altra manifestazione di sostenitori del presidente.

Inizialmente si doveva tenere a poche centinaia di metri da piazza Tahrir. Poi gli organizzatori l'avevano spostata all'università del Cairo, per evitare scontri con gli oppositori. In serata però gli islamici hanno annunciato di aver rinviato la loro iniziativa: troppo elevato il rischio di violenze.

La magistratura intanto ha fatto sapere che il tribunale amministrativo comincerà il 4 dicembre ad esaminare le decine di ricorsi presentati contro il decreto Morsi. Ieri la via d'uscita alla crisi tra il presidente e i giudici è stata invidivuata grazie alla mediazione del ministro della giustizia Mahmoud Mekki: una aggiunta alla contestata dichiarazione del presidente, per precisare che l'inappellabilità delle decisioni del capo dello Stato si applica solo alle questioni riguardanti la sovranità. A non credere molto nella possibilità che i tentativi di Morsi riescano a scongiurare le marce è l'ambasciata Usa, da giorni al centro di sassaiole e lanci di lacrimogeni, che ha deciso di chiudere i battenti oggi per i servizi al pubblico. Anche gran parte delle scuole al Cairo chiuderanno e la stessa università della capitale ha fatto sapere agli studenti che possono rimanere a casa.(ANSAmed).

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