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Egitto: ai militari il potere di arrestare i civili

attesa per i mega cortei di domani, si temono nuovi scontri

10 dicembre, 19:41

Egitto: ai militari il potere di arrestare i civili Egitto: ai militari il potere di arrestare i civili

(di Danila Clegg). (ANSAmed) - IL CAIRO - Giornata di attesa quella di oggi per le due manifestazioni contrapposte che sono convocate per domani e che rischiano di rifar esplodere la violenza: quella degli anti Morsi davanti al palazzo presidenziale e quella dei pro Morsi e pro Costituzione indetta della forze islamiche, a qualche chilometro di distanza.

In vista del referendum del 15 dicembre, il presidente Mohamed Morsi ha emanato il decreto - anticipato due giorni fa dal quotidiano governativo al Ahram - col quale vengono attribuiti all'esercito gli stessi poteri di sicurezza, incluso quello di arrestare civili, attribuiti alla polizia, e che rimarra' in vigore fino all'annuncio dei risultati del voto. E anche se le opposizioni scelgono nuovamente la strada della mobilitazione di piazza, domani decideranno se boicottare o fare campagna per il no, tenendo conto che il quesito referendario non necessita di quorum per essere valido. La nuova giornata di protesta con i cortei che sfileranno per le vie del Cairo per raggiungere palazzo Ittahadeya e' stata indetta del Fronte di salvezza nazionale dopo l'annuncio della decisione di Morsi di revocare i 'super poteri' che si era attribuito col decreto del 22 novembre, mantenendo pero' ferma la data del referendum su una costituzione che le opposizioni contestano perche' varata da un'assemblea costituente che giudicano non rappresentativa e con un testo che, sostengono, nella sua vaghezza su alcuni punti si presta a interpretazioni restrittive del diritto islamico. Ma il passare del tempo rende sempre piu' difficile che la battaglia delle opposizioni per un rinvio del referendum possa avere successo e quindi e' necessario per loro stabilire quale linea adottare, considerando anche che le urne si aprono mercoledi' per gli egiziani all'estero.

In risposta all'appello alla manifestazione di domani anche la coalizione delle forze islamiche ha chiamato a raccolta i suoi domani a Nasr city, quartiere a qualche chilometro di distanza da Ittahadeya. Il timore di nuovi scontri fra le due opposte fazioni e' forte, anche se rispetto agli incidenti nei quali hanno perso la vita sette persone la scorsa settimana ora c'e' il decreto che da' alle forze armate i poteri della polizia e che stabilisce che l'esercito si coordini con la polizia per il mantenimento della sicurezza delle strutture dello stato fino all'annuncio dell'esito del voto. In giornata il portavoce della presidenza Yasser Ai ha detto che la misura e' stata adottata su richiesta della commissione elettorale, mentre sembra ridimensionarsi la minaccia dei magistrati egiziani di boicottare la supervisione ai seggi. Una minaccia lanciata per protestare contro il decreto col quale Morsi aveva reso inappellabili le sue decisioni e blindato l'assemblea costituente da un eventuale sentenza di scioglimento da parte della Corte costituzionale. Il club dei giudici del Consiglio di Stato ha annunciato oggi che non boicottera' le operazioni di voto, ''superando le divisioni presenti nel paese'', ha detto il presidente del club Hamdi Yassin. Rientra, per il momento, anche la decisione di Morsi di procedere all'aumento delle accise su vari beni di consumo annunciato ieri sera. La decisione non e' annullata ma sospesa, ha spiegato Ali, sottolineando che Morsi ha chiesto al governo di avviare un dialogo con la societa' per spiegare le nuove misure che, ha detto, non hanno nulla a che vedere con le riforme richieste dal Fondo monetario internazionale per ottenere il prestito di 4,8 miliardi di dollari. (ANSAmed).

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