Il portavoce dei Fratelli musulmani, Ahmed Aref Mehrez, ha invece annunciato il lancio di una campagna di sostegno ai poveri, "Costruiamo l'Egitto insieme", che vedrà varie iniziative di stampo sociale. Medici della Confraternita organizzeranno cliniche itineranti per visitare i più poveri e un accordo è stato stipulato con alcune grandi catene di supermercati per mettere a disposizione alcuni beni di consumo a prezzi ribassati. La campagna sarà anche ecologista, sotto il titolo "Un milione di alberi", per piantare alberi in tutto il paese.
La tensione resta, comunque, alta, per l'imminente sentenza, prevista sabato, al processo per il massacro a Port Said lo scorso febbraio quando vennero uccisi oltre settanta tifosi della squadra el Ahly del Cairo. Gli ultras hanno organizzato azioni dimostrative ieri al Cairo bloccando sopraelevate e stazioni della metropolitana. Oggi, in un comunicato su Facebook, "i cavalieri bianchi" come sono anche conosciuti lanciano un messaggio minaccioso: "Sabato sarà una giornata decisiva per la vita di molte persone e l'ultima per altre".
"Per quelli che hanno pianificato, tradito e ucciso non c'é che una sola scelta: la morte", dice il comunicato che fa appello a tutti coloro che sostengono la loro causa a presentarsi in massa sabato mattina alla sede dell'Accademia di polizia dove sarà pronunciato il verdetto contro una settantina di imputati fra i quali i vertici della sicurezza di Port Said all'epoca.
(ANSAmed).