"L'Italia e' il paese più' vicino all'Egitto - continua Sawiris - non solo dal punto di vista geografico, ma molto di piu' da quello della mentalita' e dello spirito. E poi il Vaticano e' li'". Per questi motivi dice agli imprenditori italiani che devono dare una mano seria all'Egitto, che "prospererà' molto velocemente", se otterra' il contributo di quelli che chiama 'achievers' (i vincenti). Sawiris - che durante l'intervista risponde con garbo a richieste telefoniche di attenzione da parte della figlia - ritiene che il suo Paese potra' far presto ripartire l'economia, con l'aiuto di un governo di egiziani "vincenti" sparsi nel mondo e dei quali elenca volentieri i nomi scrivendoli su un foglio di carta (tra i piu' noti il premio Nobel per la chimica Ahmed Zewail, e l'amministratore delegato della multinazionale degli investimenti Pimco, Mohamed El Erian).
Ad una domanda sulle violazioni dei diritti umani denunciate da governi e enti umanitari per le centinaia di morti provocate da polizia e militari il 14 agosto, nello sgombero delle due piazze del Cairo occupate dai Fratelli Musulmani dopo la destituzione del presidente eletto Mohamed Morsi, Sawiris risponde senza esitazione: "non si poteva evitare. Il governo aveva dato ripetuti avvertimenti per settimane, perche' la citta' non poteva rimanere bloccata. Il mondo non sa che 120 poliziotti sono stati uccisi in quelle piazze. I manifestanti erano armati, e molti di loro opprimevano i residenti, penetrando nelle loro case e maltrattandoli se non li aiutavano.
Certo non e' stata una bella pagina, ma non c'era altra soluzione".
"Il nostro più' grosso problema di oggi e' di certo l'economia", rileva, anche a causa del bilancio disastroso dell'anno del regime di Mohamed Morsi, che ha ricevuto sostegno finanziario dal Qatar. Dal canto suo Sawiris, considerato il secondo miliardario d'Egitto (Forbes gli attribuisce un patrimonio di 2,7 miliardi di dollari e gli assegna l'11mo posto tra i 50 africani piu' ricchi) ha promesso investimenti per un miliardo di dollari per il primo trimestre del 2014, "ma altri ne potranno seguire presto". Per le prossime elezioni presidenziali il suo voto incondizionato va al comandante dell'esercito, il generale El Sissi: "i militari non mi piacciono, ma in questo momento e' necessario che qualcuno tenga con mano forte le redini del Paese".
Apertasi con riferimenti ai film di Lina Wertmuller con Giancarlo Giannini ("mi e' piaciuto da sempre"), l'intervista si conclude con un altro riferimento italiano: la rete web Italia online, acquisita da Sawiris tramite la sua società' Weather e formata con i portali Virgilio e Libero, più' l'ultima recente acquisizione, tre mesi fa, di Dada, da Rcs. "Si vede che l'Italia e' nel mio cuore", aggiunge salutando.(ANSAmed).