(ANSAmed) - IL CAIRO, 14 GEN - Salgono finora a quattro le
vittime fra i dimostranti pro-Morsi nel primo giorno del
referendum in Egitto. Dopo quello di Beni Suez, morti anche a
Giza, a sud del Cairo, ed a Sohag, nell'Alto Egitto, di cui
riferisce l'agenzia ufficiale Mena.
Il ministero dell'Interno ha dislocato le forze di intervento
rapido in tutti i governatorati egiziani per garantire la
sicurezza del voto. I militari, recita un comunicato del
ministero dell'Interno reso noto dalla tv di Stato, hanno dato
l'ordine di "sparare" contro chiunque tenti di "aggredire gli
elettori".
Votare è un dovere nazionale", ha detto da parte sua il premier del governo ad interim, Hazem el-Beblawi - citato dall'agenzia ufficiale Mena - esprimendo ottimismo sull'esito del referendum costituzionale. Testimoni riferiscono di una "affluenza senza precedenti" nell'Alto Egitto (sud), soprattutto da parte della comunità copta, nonostante le minacce rimbalzate su Facebook, attraverso il quale militanti fondamentalisti hanno evocato "rappresaglie". Su alcune zone della capitale vi sono stati sorvoli di velivoli militari, ma sono state smentite le voci secondo cui da almeno un elicottero militare siano stati lanciati volantini che invitano la popolazione a votare ''Si'' al referendum.
Votare è un dovere nazionale", ha detto da parte sua il premier del governo ad interim, Hazem el-Beblawi - citato dall'agenzia ufficiale Mena - esprimendo ottimismo sull'esito del referendum costituzionale. Testimoni riferiscono di una "affluenza senza precedenti" nell'Alto Egitto (sud), soprattutto da parte della comunità copta, nonostante le minacce rimbalzate su Facebook, attraverso il quale militanti fondamentalisti hanno evocato "rappresaglie". Su alcune zone della capitale vi sono stati sorvoli di velivoli militari, ma sono state smentite le voci secondo cui da almeno un elicottero militare siano stati lanciati volantini che invitano la popolazione a votare ''Si'' al referendum.
