"Le autorità del Cairo sono impegnate a completare la transizione politica entro l'estate e hanno recepito la viva aspettativa dell'Italia che essa proceda nel pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali", ha detto all'ANSA l'ambasciatore a margine di un incontro con alcune personalità di spicco della comunità di affari italiana ed egiziana - nel quale è stata data particolare enfasi alla riattivazione del Business Council italo-egiziano - presso la sede diplomatica italiana al Cairo. Gli sviluppi in Egitto, all'indomani della tornata referendaria sulla nuova Costituzione - che ha sancito una fragorosa vittoria dei 'sì' (oltre il 98%), solo in parte mitigata dal dato sull'affluenza, un 38,6%, comunque superiore di quasi 6 punti percentuali rispetto a quello ottenuto dal testo costituzionale varato da Morsi - sono stati anche al centro del vertice del Consiglio Affari Esteri (Cae), a Bruxelles.
Fitta l'agenda dei colloqui di Valensise al Cairo: dai ministri della Cooperazione e dell'Industria e del Commercio Estero, Ziad Bahaa Eddin e Mounir Fakri Abdel Nour, fino al viceministro della Difesa, il generale Mohamed al Assar, il numero due di Abdel Fatah Sisi, ribattezzato dai suoi sostenitori il "Leone d'Egitto" che molteplici fonti indicano come il prossimo capo di Stato egiziano dopo la vittoria referendaria che il mondo intero ha letto come una legittimazione popolare alla sua candidatura. Il segretario generale della Farnesina ha anche incontrato i rappresentanti dei principali partiti e protagonisti della scena politica egiziana - tra gli altri Amr Mussa -, oltre ad analisti e giornalisti. Sul piano internazionale, Valensise ha consegnato alle autorità egiziane l'invito del ministro Bonino a partecipare alla conferenza internazionale sulla Libia, promossa dal governo italiano a Roma il 6 marzo. Sul fronte dei rapporti bilaterali, Valensise ha sottolineato che "l'Egitto ha espresso profondo interesse per una più stretta collaborazione. Abbiamo avuto una consultazione molto proficua sui temi bilaterali e sulla situazione regionale. Ci sono ampi spazi per rafforzare la presenza di imprese italiane in Egitto in parallelo con la stabilizzazione del Paese".
L'Italia è il primo partner commerciale dell'Egitto in Europa ed il terzo a livello mondiale. Nel gennaio-settembre 2013, stima l'Istat, l'interscambio è ammontato a 3.350,9 miliardi di euro, mentre le esportazioni italiane verso l'Egitto hanno generato un volume di quasi 2.000 miliardi di euro. Rispetto infine al settore turistico, strategico per l'economia egiziana, Valensise ha sottolineato di aver "comunicato al Cairo la decisione italiana di togliere le località turistiche della costa mediterranea dell'Egitto dalle destinazioni sconsigliate per i viaggi. Anche per questo mi é stata espressa profonda gratitudine". In questo quadro, le autorità del Cairo hanno espresso soddisfazione per la revisione del warning ai cittadini italiani per le località turistiche del Paese, ora esteso anche a quelle della costa mediterranea come la celebre Marsa Matrouth. Il turismo è un settore strategico per l'economia egiziana, come per quella italiana.(ANSAmed).