''E importante distinguere tra i membri della Fratellanza che praticano la violenza armata e i numerosi aderenti che si accontentano di difendere le idee dei Fratelli - spiega - quelli che non hanno armi e non hanno sangue sulle mani possono naturalmente partecipare a qualsiasi processo democratico. Sono quindi benvenuti ad esercitare i loro diritti, come elettori o candidati alle elezioni''. Intanto la Coalizione "anti-golpe", che raggruppa i sostenitori dell'ex presidente Mohamed Morsi e gli oppositori del nuovo governo, hanno indetto 18 giornate di manifestazioni, a partire da venerdì 24. Lo si legge in un comunicato della Coalizione stessa. Per sabato 25, terzo anniversario delle rivolta anti-Mubarak e anche Giornata della Polizia, il ministero dell'Interno ha predisposto massicce misure di sicurezza. Almeno 260.000 gli agenti in campo. Le autorità hanno deciso lo stop ai collegamenti ferroviari dalla regione dell'Alto Egitto, a sud del Cairo, alla capitale. La misura è volta a impedire, o perlomeno limitare, l'afflusso dei dimostranti pro-Morsi in vista del 25 gennaio. I collegamenti sono già stati interrotti in alcuni governatorati, altri verranno interrotti a partire da domani. Le regioni a sud del Cairo sono considerate bastioni dei Fratelli musulmani.
(ANSAmed).