(ANSAmed) - LUXOR, 27 GEN - Cala il sipario sulla seconda
edizione del Festival del Cinema egiziano e europeo di Luxor,
che dal 19 al 25 gennaio ha presentato al pubblico locale 62
pellicole provenienti da 19 Paesi. Lungometraggi premiati
(concorso ufficiale) sono Withereing (2013), firmato dal giovane
regista serbo Milos Pusic; The enemy within (2013), di Yorgos
Tsemberopoulos (Grecia) e In bloom (2013)di Nana Ekvtimishvilli
(Georgia). Per i corti vincono l'Egitto con Sara Rozik (The left
shoe, 2013) e la Germania con Erik Schmitt (Rhino Full Throttle,
2013). Il Festival, ha ricordato uno dei giurati nel corso della
premiazione, l'attrice greca Katerina Didaskalou, "ha
rappresentato un momento di dialogo e di contatto fra le due
sponde del Mediterraneo e, in particolare, fra i giovani
egiziani e i registi presenti, sia egiziani che europei". Quel
che è emerso in questa settimana, ha tenuto a sottolineare
Didaskalou, fra i sette giurati che hanno consegnato i
riconoscimenti, è che "le due sponde sono molto simili e
condividono gli stessi sentimenti e valori: amore, bellezza,
libertà, felicità, speranza". A crescere rispetto alla prima
edizione, ha aggiunto dal canto suo la presidente del Festival,
Magda Wassef, è soprattutto "la partecipazione dei giovani e
delle donne".
Il festival - sostengono gli organizzatori - non poteva però
chiudere gli occhi su quanto accade nel resto del Paese. Mentre
le principali città sono ripiombate nella violenza, da Luxor,
dove nessun disordine si è registrato - anche in occasione del
25 gennaio, quando la gente è scesa in piazza per festeggiare il
terzo anniversario della rivoluzione - il mondo della cultura ha
scelto di lanciare un messaggio di speranza e "di sostegno al
popolo egiziano, alle forze armate e al generale Al Sisi, in
lotta contro il bieco terrorismo sotto ogni sua forma. L'Egitto
ce la farà come ce l'ha fatta in passato", dicono. La vera
vittoria, avvertono, è quella contro il terrorismo.(ANSAmed).