(ANSAmed) - IL CAIRO, 28 GEN - E' iniziato oggi, per essere
rinviato al 22 febbraio, il processo contro Mohamed Morsi e
altri 132 Fratelli musulmani, per la vicenda relativa alla sua
evasione dal carcere nel 2011 e la collaborazione in questo
questo avrebbe avuto da Hamas.
Quella odierna era la prima udienza del procedimento, e la
sua seconda apparizione in tribunale dalla sua deposizione, il 3
luglio scorso. L'altro processo, iniziato il 4 novembre,
riguardava l'accusa di incintamento alla violenza e all'omicido
per i violenti scontri durante le manifestazioni di fronte al
palazzo presidenziale del dicembre 2012.
Morsi, insieme ad una ventina di imputati, era rinchiuso in
una gabbia di vetro - riferisce Al Ahram online - che non lascia
uscire le voci, e dunque tale da prevenire suoi interventi
contro i giudici come nell'udienza del 4 novembre. Coimputati
anche altri leader di spicco della Fratellanza, come Mohamed
Saad ElKatatni, Essam El-Erian, Mohamed El Beltagy ed il
predicatore Safwat Hegazy. In contumacia gli altri imputati, fra
cui una settantina di palestinesi.
''Sono il presidente legittimo del Paese - ha detto Morsi ai
giudici - e questo processo non è legale". Gli altri imputati
scandivano lo slogan "abbasso i militari".
A differenza che nel processo precedente, Morsi ha nominato
questa volta un avvocato nella persona di Mohamed Selim El-Awa,
già difensore di numerosi esponenti della Fratellanza durante la
presidenza Mubarak. Il legale lo difenderà nei tre diversi
procedimenti a suo carico: il terzo riguarda le presunte
collusioni con Hamas e Hezbollah per una campagna di terrorismo.
Le accuse di oggi sono legate alla fuga di 20 mila detenuti
da tre diverse carceri egiziane nei primi giorni della rivolta
anti-Mubarak. Gli imputati avrebbero danneggiato e dato a fuoco
le strutture carcerarie, ucciso e tentato di uccidere varie
persone, aver sottratto armi dai depositi e aver liberato
esponenti di Hamas, Hezbollah, jihadisti, Fratelli Musulmani e
altri criminali.
Il processo di è svolto all'interno dell'Accademia di
polizia, all'esterno della quale si trovavano sostenitori del
generale Sisi, da ieri candidato alla presidenza. I sostenitori
di Morsi manifestasvano invece nel centro del Cairo, dove vi
sono stati scontri con la polizia, che ha lanciato lacrimogeni.
(ANSAmed).