(ANSAmed) - GAZA/TEL AVIV - Tre comandanti del braccio armato di Hamas sono stati uccisi in un raid aereo israeliano a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Le vittime sono Mohammed Abu Chamala, Raed al-Atar et Mohammed Barhoum. Atar, in particolare, era stato il 'cervello' del rapimento del soldato israeliano Ghilad Shalit.
Ieri Israele ha anche attentato alla vita del comandante supremo di Hamas, Mohammed Deif. Hamas ha riferito che quell' attentato e' fallito. Ma ancora non ha fornito prove dirette che Deif sia ancora in vita.
I raid israeliani sono proseguiti per tutta la notte e la giornata di giovedì, con almeno una ventina di vittime palestinesi tra cui tre bambini - tutti al di sotto di 10 anni di età - colpiti questa mattina da un razzo. L'aviazione israeliana ha condotto attacchi incessanti a Gaza, ha riferito la stessa radio Gerusalemme, stimando che 50 palestinesi siano rimasti uccisi a Gaza dal crollo della tregua, due giorni fa.
Oltre diecimila palestinesi hanno preso parte a Rafah (a sud di Gaza) ai funerali dei tre comandanti di Hamas uccisi in mattinata da Israele. ''Israele ha commesso un grave crimine e paghera' un duro prezzo'' ha detto al sito dell'agenzia al Ray Sami Abu Zuhri, un portavoce di Hamas a Gaza. ''Israele - ha aggiunto - non spezzera' la volonta' del popolo palestinese, non affievolira' mai la resistenza armata''. E per il leader di Hamas Khaled Meshal, che ha parlato da Doha, l'uccisione dei bimbi nei raid israeliani eè "un vero olocausto". Continuati anche oggi il lancio di razzi da Gaza. Decine ne sono stati sparati su Israle e un civile è stato ferito in modo grave a Nahal Oz. Il governo israeliano ha annunciato il richiamo di 10 mila riservisti delle forze armate.
Sul fronte politico, Meshal ha ribadito il suo no alla proposta di mediazione egiziana. "Abbiamo rifiutato la proposta egiziana ma non il ruolo dell'Egitto" nei negoziati indiretti, ha detto Meshaal, da Doha, prima di incontrare il presidente Abu Mazen in colloqui trilaterali con l'emiro del Qatar. "Ringraziamo Turchia e Doha - ha aggiunto - per il loro sostegno".
Hamas e i jihadisti dell'Isis sono "due rami dello stesso albero. Hamas e' simile all'Isis, l'Isis e' simile a Hamas", ha affermato la scorsa notte il premier israeliano Benyamin Netanyahu commentando con alcuni giornalisti le immagini della decapitazione del reporter statunitense James Foley. "Entrambi sono nemici della pace, nemici di Israele, nemici dei Paesi civili", ha detto il premier. Un accostamento che Hamas ha respinto oggi con sdegno. In una dichiarazione alla tv uno dei dirigenti politici del movimento al potere a Gaza, Mahmud a-Zahar, ha replicato che Hamas "e' un movimento di liberazione nazionale che lotta per liberare i territori palestinesi occupati dal 1948" e che provvede alle esigenze di "un popolo assediato".
Netanyahu, riferendosi al video della uccisione di Foley, ha osservato: "Anche noi (con Hamas, ndr) dobbiamo misurarci con gente altrettanto selvaggia". Ha menzionato fra l'altro "il lancio indiscriminato" di razzi sulle citta' israeliane e l'assassinio di "adolescenti, con spari alla testa": un riferimento questo all'uccisione di tre ragazzi ebrei in Cisgiordania, lo scorso giugno, di cui Hamas ha ammesso la paternita', secondo quanto affermato oggi dal portavoce militare israeliano che ha citato una dichiarazione di Salleh Aruri, un esponente di Hamas attivo in Turchia, diffusa ieri su internet. (ANSAmed).