"La comunità internazionale - ha aggiunto - vi sosterrà, anche perché è nostro interesse farlo".
"Il rischio è la dissoluzione del Paese e la duplicazione o la moltiplicazione delle istituzioni, nessuna delle quali riesce a governare" ha denunciato Mogherini, ribadendo che dal Parlamento legittimo della Libia "devono venire segnali di inclusione" per "gestire il Paese insieme". Sottolineando il "no" a interventi militari esterni, la titolare della Farnesina ha spiegato che lo sforzo per la pacificazione del Paese deve ricondurci alle Nazioni Unite. Sulla necessità di mantenere l'integrità del Paese ha insistito anche il ministro degli Esteri egiziano, che ha auspicato un "governo di unità nazionale per garantire l'unità territoriale". Shoukry ha ribadito inoltre che "spetta al popolo libico" ricercare una soluzione "per arrivare ad un sistema pienamente democratico".(ANSAmed).