(ANSAmed) - IL CAIRO - Minibus che corrono a tutta velocità, autobus vecchi di decenni, automobili che si comportano da padrone della strada, buche e ostacoli di ogni tipo sulle carreggiate, semafori inesistenti o disattesi, e l'uso diffuso di droga da parte di camionisti che devono percorrere lunghe distanze. Un mix micidiale che in Egitto causa circa 12 mila morti all'anno e decine di migliaia di feriti sulle strade, secondo le stime dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Dopo l'ultimo grave incidente, con almeno 18 scolari morti nello scontro tra il loro scuolabus e un camion-cisterna a Beheria, nel nord del Paese, il presidente Abdel Fattah al Sisi ha deciso di porre un freno alla strage quotidiana, chiamando un comitato di esperti a fare un quadro della situazione e dei possibili interventi. Nel frattempo, con lo stesso pugno di ferro con cui affronta il terrorismo, il capo dello Stato egiziano ha deciso di istituire Tribunali speciali per le violazioni del codice stradale e inasprito le pene per chi non rispetta le norme, anche le più basilari, della circolazione.
Secondo quanto riporta il giornale Al Ahram, d'ora in poi guidare contromano potrà costare sei mesi di carcere, per arrivare fino a tre anni se facendolo si ferisce o uccide qualcuno. Anche la velocità eccessiva potrà aprire le porte della prigione, così come si rischia una pena di un anno se si guida sotto l'effetto di stupefacenti, che sale fino a due se si causa un incidente che ferisce una o più persone. Il mese scorso la prefettura di Marsa Matruh, nel nordovest, ha lanciato una campagna di prevenzione antidroga, sottoponendo a controlli automobilisti e camionisti che passavano sull'autostrada: in un giorno 12 su 12 sono risultati positivi.
E' la seconda volta in meno di sei mesi che il codice stradale egiziano viene modificato. Un altro decreto presidenziale emesso a giugno dava tempo fino ad agosto per rimuove i "rimorchi supplementari" dagli autocarri, una delle cause più comuni di incidenti, scrive Al Ahram.
L'Egitto ha 24 mila km di strade principali che collegano le principali città, un dato che arriva a 62 mila km se si considerano anche le strade cittadine. Al momento sono in corso lavori di manutenzione su 12 mila km. (ANSAmed)