Si tratta del primo processo dopo l'entrata in vigore della legge nel 2008 che mette al bando le mutilazioni genitali femminili in Egitto, che resta tuttavia il paese arabo con il più alto numero di vittime.
Secondo l'Unicef, il 91% delle donne e della bambine egiziane è stata sottoposta a mutilazione. (ANSAmed).