Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha sottolineato che c'e' un filo di continuita' tra le iniziative discusse in tema di migrazione, ossia "l'impegno della presidenza italiana in Europa nel mettere al centro dell'agenda politica europea, oltre che del Paese, la migrazione sulla base su tre punti essenziali.
Il primo e' che si tratta di una questione che riguarda l'intera Europa, non solo i paesi del Sud. Il secondo e' che serve una cooperazione tra attori diversi. Infatti, per la prima volta, si sono riuniti ministri degli interni e degli esteri. E in terzo luogo non esiste un approccio semplicistico. Non c'e' una risposta solo in termini di sicurezza, o di cooperazione economica, o di risoluzione delle crisi locali che determinano i flussi migratori, ma esiste un fenomeno che, se ben gestito soprattutto sul piano umanitario, e' un'opportunita' e va affrontata in modo molto serio".
Da parte sua il ministro dell'Interno Alfano ha detto che l'Ue e diversi Paesi africani hanno detto sì alla possibilità di realizzare negli stessi Paesi d'origine dell'immigrazione "campi profughi di accoglienza e selezione di chi realmente ha diritto all'asilo". La proposta è stata votata all'unanimità, ha spiegato Alfano, sottolineando che l'obiettivo è quello di "contrastare l'attivita' dei trafficanti, veri mercanti di morte", mettere fine alla "piu' macabra agenzia di viaggio della storia" e allo stesso tempo "avviare una distribuzione equa dei richiedenti asilo in tutta Europa". L'Alto Rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini ha sottolineato che "uno dei risultati di questa due giorni puo' essere, dal punto di vista europeo, quello di prendersi l'impegno di far sì che le politiche migratorie siano uno dei punti centrali del prossimo Consiglio Affari Esteri a gennaio", in modo che ne seguano atti concreti. "Prendo l'impegno - ha aggiunto Mogherini - a dare un seguito a questa conferenza nella prima meta' del 2015, con un incontro ministeriale a Bruxelles con questo stesso formato e poi con appuntamenti a scadenza regolare, in modo che dopo questo avvio ci sia un proseguimento". (ANSAmed).