(ANSAmed) - IL CAIRO, 20 GEN - Il presidente egiziano Abdel
Fattah al Sisi, senza precisare l'arco temporale a cui si
riferisce il dato, ha annunciato che sono stati uccisi 208
"militanti" che hanno attaccato polizia ed esercito. Lo
riferisce il sito del quotidiano egiziano Al-Ahram sintetizzando
un discorso tenuto dal presidente in occasione della Giornata
nazionale della Polizia. Secondo fonti vicine alla presidenza,
probabilmente Sisi intendeva riferirsi al periodo iniziato nel
luglio 2013, quando fu deposto Mohamed Morsi.
E' da un anno e mezzo che in Egitto è in corso iniziata una cosiddetta "guerra al terrorismo" segnata da frequenti annunci di uccisione di terroristi e militanti islamici, ricordano le fonti. Come riporta ancora Al-Ahram, Sisi ha precisato inoltre che sono 955 persone sospettate di aver attaccato polizia ed esercito sono state arrestate ma più della metà sono state rilasciate per mancanza di prove, in linea con lo Stato di diritto.(ANSAmed).
E' da un anno e mezzo che in Egitto è in corso iniziata una cosiddetta "guerra al terrorismo" segnata da frequenti annunci di uccisione di terroristi e militanti islamici, ricordano le fonti. Come riporta ancora Al-Ahram, Sisi ha precisato inoltre che sono 955 persone sospettate di aver attaccato polizia ed esercito sono state arrestate ma più della metà sono state rilasciate per mancanza di prove, in linea con lo Stato di diritto.(ANSAmed).
