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Aviazione: avviato gemellaggio tra Enac e ente egiziano

Per adeguamento a standard Ue necessita volontà politica

12 maggio, 19:46

(di Remigio Benni) (ANSAmed) - IL CAIRO, 12 MAG - Per i prossimi due anni ingegneri, avvocati, economisti e ispettori di volo italiani dell'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) scambieranno visite e incontri di formazione con omologhi dell'Ecaa (Autorità egiziana aviazione civile) nell'ambito di un programma di gemellaggio tra i due organismi per l'adeguamento di quello egiziano agli standard europei, finanziato dall'Unione Europea con un budget di un milione e 100mila euro. Obiettivo dell'iniziativa è l'adeguamento degli standard normativi e amministrativi egiziani a quelli dell'Unione Europea, in vista anche di un futuro accordo tra Ecaa e Easa, l'Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea.

In una conferenza stamane al Cairo, nella sede dell'ente egiziano, il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, ed il suo vice, Benedetto Marasà, hanno illustrato al ministro dell'aviazione civile, Mohamed Hossam Kamal, ed a quello della cooperazione internazionale, Naglaa Anwar Al Ahawany gli aspetti del programma. Già in maggio vertici e dirigenti egiziani saranno a Roma per avviare la familiarizzazione con l'organizzazione e i metodi di certificazione e sorveglianza europei.

"Dai primi contatti e sopralluoghi, già' in corso da due mesi, non abbiamo rilevato problemi in termini di sicurezza - dice all'ANSA Quaranta - anche perché la regolamentazione dell'aviazione civile egiziana è in sostanza modellata su quella degli Stati Uniti, e tra Europa e Usa ci sono molte similitudini. Non pensiamo quindi che sarà difficile procedere agli adeguamenti necessari". "Ovviamente il successo del programma - osserva il vicedirettore generale Marasà - dipenderà anche dalla volontà politica di rendere l'Autorità egiziana effettivamente indipendente ed amministrativamente autonoma dal ministero del settore. Saranno necessari interventi a livello normativo, superando le difficoltà che possono venire da una consolidata mentalità burocratica. "Dobbiamo lavorare insieme - riprende Quaranta - per aiutare i nostri amici egiziani a capire quali sono i limiti delle loro strutture, già abbastanza avanzate, e le strade per superarli. Pensiamo di ripetere il successo che abbiamo già avuto, sia pure solo sul piano amministrativo perché quello era il nostro ambito, nel gemellaggio fatto con l'Albania".(ANSAmed).

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