Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Egitto: think tank, stallo elettorale avvantaggia Sisi

Iiss, parlamentari poi non ostacoleranno troppo il presidente

01 luglio, 18:47

(di Rodolfo Calò) (ANSAmed) - IL CAIRO, 1 LUG - Il ritardo nello svolgimento delle elezioni parlamentari egiziane, terza tappa della road map del Paese verso la democrazia e per ora previste non prima dell'autunno, sta creando uno stallo che avvantaggia il presidente Abdel Fattah El Sisi e che sembra destinato a terminare senza creare insuperabili ostacoli al capo di Stato egiziano. E' quanto emerge da un'analisi fatta per l'ANSA dall' "Istituto Internazionale per gli studi strategici" (Iiss), uno fra i maggiori think tank mondiali. Ufficialmente le elezioni ", dal luglio 2013, sono state rinviate più volte", ha ricordato un analista dell'istituto basato a Londra. "Il rinvio più recente c'è stato all'inizio di marzo quando la Suprema corte costituzionale ha dichiarato incostituzionali articoli della legge elettorale". I giudici hanno stabilito che la normativa approvata nel 2014 "non è riuscita ad assicurare un'equa rappresentanza per gli elettori", ha aggiunto la analista Hebatalla Taha sostenendo però che "la legge elettorale è stata considerata parte del tentativo del governo di controllare la formazione del parlamento".

"Lo status quo avvantaggia Sisi", ha sostenuto ancora la specialista per il Medio Oriente dell'Iiss. "Ha centralizzato l'esecutivo e non ha dovuto cedere potere ad altri soggetti.

Qualsiasi forma di compartecipazione politica crea sfide per il sistema", ha aggiunto. "Sisi di recente si è appellato ai grandi partiti" a candidarsi "in un'unica lista elettorale congiunta, circostanza indicativa della sua concezione della partecipazione politica", ha sostenuto Taha: le elezioni "non comportano un coinvolgimento politico dinamico, ma piuttosto la manifestazione di un ampio avallo a lui e al suo mandato".

Le elezioni, però, devono tenersi: "Sisi ha bisogno di avere un parlamento insediato che gli dia una qualche forma di legittimazione internazionale e addirittura interna", ha ricordato l'analista Iiss. "Ma - ha aggiunto - vuole un Parlamento che lo assista nel consolidare ulteriormente il suo potere, piuttosto che adempiere i suoi doveri di responsabilità e controllo".

Alla domanda se il presidente dovrebbe temere la nascita di un'assemblea che contrasti il suo potere, Taha ha sottolineato una "forte probabilità che il parlamento sia pro-Sisi per una serie di ragioni, tra cui le restrizioni imposte dal governo a una vera opposizione e il fatto che chi è fortemente contro" di lui "boicotterà le elezioni". Inoltre Sisi "in effetti è ancora molto popolare" ma "ciò non significa", ha proseguito - che in futuro "avrà lo spazio che ha adesso. Anche un parlamento debole e/o pro-Sisi potrebbe sfidarlo su alcuni punti". Finora Sisi ha governato attraverso decreti presidenziali e alcune di queste leggi sono controverse come quella sulle manifestazioni, che secondo "diversi partiti" sarebbe "incostituzionale", ha ricordato Taha: "un vaglio parlamentare delle leggi", potrebbe non essere sempre favorevole", ha aggiunto l'analista del think tank specializzato nell'analisi dei conflitti politico-militari.

"E' improbabile" che ciò "mini alla base il suo potere, ma non è nemmeno detto che gli dia la carta bianca di cui ha disposto finora", ha concluso Taha. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati