(ANSAmed) - IL CAIRO, 4 FEB - Il direttore
dell'Amministrazione generale delle indagini di Giza, il
generale Khaled Shalabi, ha sostenuto che "non c'è alcun
sospetto crimine dietro la morte del giovane italiano Giulio
Regeni, il cui corpo è stato ritrovato sulla strada desertica
Cairo-Alessandria": lo riporta il sito egiziano 'Youm7'. In
dichiarazioni esclusive al sito, il generale "ha indicato che le
indagini preliminari parlano di un incidente stradale e ha
smentito che Regeni "sia stato raggiunto da colpi di arma da
fuoco o sia stato accoltellato".
Anche una fonte della sicurezza della prefettura di Giza, la
circoscrizione amministrativa che copre la parte ovest dell'area
metropolitana del Cairo dove è stato rinvenuto il corpo di
Regeni, ha in dichiarazioni all'ANSA ha sostenuto "che non c'è
alcun sospetto di atto criminale dietro la sua morte".
Tuttavia, l'ambasciatore egiziano Amr Mostafa Kamal Helmy,
convocato oggi alla Farnesina, "ha espresso a nome del suo Paese
profondo cordoglio per la morte di Regeni e - si legge in una
nota - ha assicurato che l'Egitto fornirà la massima
collaborazione per individuare i responsabili di questo atto
criminale".
+"L'Italia nel chiedere che sia fatta piena chiarezza sul
caso, rinnova la richiesta alle autorità egiziane di avviare
immediatamente un'indagine congiunta con la partecipazione di
esperti italiani". Lo ha sottolineato - secondo quanto riporta
una nota - il segretario generale della Farnesina, Michele
Valensise, all'ambasciatore egiziano. "Chiediamo - ha aggiunto -
che il corpo del giovane Regeni sia al più presto rimpatriato in
Italia". (ANSAmed).