(ANSAmed) - IL CAIRO, 20 GIU - Nuova campagna per i diritti umani in Egitto. Attivisti, avvocati e militanti hanno postato sui social network una serie di fotografie provocatorie che li mostrano dietro sbarre simboliche. L'iniziativa - riferisce l'Ap - è stata lanciata per chiedere alle autorità che si ponga fine al fenomeno sempre più diffuso della detenzione in cellula di isolamento dei detenuti politici. Le foto fanno parte di una campagna lanciata il 12 giugno scorso che invita i familiari dei detenuti sottoposti a tale regime ad alzare la voce e a presentare denunce al Parlamento e al procuratore capo contro l'autorità che gestisce le prigioni.
I regolamenti carcerari egiziani prevedono che l'isolamento debba essere usato solo come misura disciplinare non superiore ai 30 giorni. Tuttavia, alcuni detenuti politici, sono posti in isolamento per periodi molto più lunghi, ha denunciato l'avvocato per i diritti umani, Mohammed Abdel-Aziz. "Si tratta di una punizione che non dovrebbe diventare invece una pratica standard", ha detto il legale.
La campagna è stata ispirata dal caso di Malek Adly, un attivista-avvocato che ha trascorso la maggior parte della sua reclusione, circa sei settimane, in isolamento, stando a quanto hanno denunciato la moglie e gli avvocati. Gli attivisti hanno anche riferito del caso di Ahmed Douma, figura emblematica della rivolta popolare 2011, che stando ai suoi avvocati è in regime di isolamento da circa due anni. Sta scontando una condanna a 25 anni per avere preso parte - secondo l'accusa - alle rivolte del 2011 nel centro del Cairo durante le quali un incendio scoppiò in una biblioteca che contiene libri rari. (ANSAmed).