Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Regeni: attivista egiziano, Italia insista per la verità

Abdelrahman Mansour chiede maggiori pressioni di Roma sul Cairo

04 luglio, 15:47

(ANSAmed) - ROMA, 4 LUG - "L'Italia insista di più sul caso Regeni" affinché "ci sia una indagine trasparente", facendo "maggiori pressioni sul governo egiziano" e "bloccando la vendita di armi all'Egitto". E' quanto chiede Abdelrahman Mansour, giovane attivista egiziano per i diritti umani, tra i fondatori di 'We are all Khaled Said' - la più seguita pagina politica di Facebook in tutto il Medio Oriente - da cui venne lanciato l'appello per la mobilitazione del 25 gennaio 2011 che portò alla caduta di Mubarak.

A Roma, ospite dell'associazione Arci - dove domani prenderà parte a una conferenza stampa alla Camera dei Deputati insieme a Pia Locatelli, presidente del Comitato della Camera per i diritti umani e Luigi Manconi, presidente Commissione Diritti umani del Senato - Mansour intende riportare "l'attenzione sul caso del rapimento, la tortura e l'omicidio di Giulio Regeni e per chiedere un'inchiesta indipendente".

L'Italia, dice, "è tra i principali fornitori di software per lo spionaggio, probabilmente le stesse tecnologie che hanno intercettato il giovane ricercatore friulano e le voci di migliaia di egiziani".

Non usa infine mezzi termini per denunciare la mano pesante utilizzata dal governo del presidente Al Sisi. ''Circa 40 mila le persone incarcerate, 300 le sparizioni forzate solo lo scorso anno - dice - e 90 le vittime nelle stazioni di polizia egiziane''. Le cose, però, conclude, possono ancora cambiare.

(ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati