I voti contro l'emendamento sono stati 308, quelli a favore 29 (Fi, Lega e Fdi) mentre in 3 si sono astenuti.
Lo stop alla fornitura di pezzi di ricambio all'Egitto, ha detto ELio Vito (Fi), presentatore dell'emendamento "è un grave errore politico che nulla a che vedere con la tragica fine in cui tutti siamo interessati a trovare la piena verità". "Finché non si individuano le responsabilità è inutile trarre conseguenze sui colpevoli". "Si abbia l'umiltà di porre rimedio a quell'errore fatto in Senato - ha concluso - che avrà una certa conseguenza sulla nostra politica estera".
Anche l'ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa, si è pronunciato a favore dell'emendamento: "E' singolare - ha detto - che la prima volta in cui il Governo e il Parlamento mostrano gli attributi e reagiscono con una ritorsione a un atto offensivo, lo facciano danneggiando il contrasto all'Isis e al terrorismo. Ci sono anche le ritorsioni economiche, quelle diplomatiche". Parole che non hanno convinto la maggioranza ed anche Si e M5s che hanno votato contro l'emendamento. "L'Italia ha respinto con forza ogni ricostruzione infondata proveniente da Il Cairo", ha intanto detto oggi alla Camera il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervenendo sul caso Regeni in occasione del question time alla Camera.
"Pretendiamo di sapere chi ha ucciso e torturato Giulio Regeni" per "la famiglia" e per "il popolo italiano che si sente oltraggiato da finte verità". (ANSAmed).