(ANSAmed) - IL CAIRO, 30 LUG - La Corte d'Assise di Giza ha
condannato a morte 13 sostenitori dei Fratelli musulmani con
l'accusa di avere ucciso il numero due della sicurezza di Giza,
il general maggiore di polizia Nabil Farrag e di avere tentato
di assassinare altri ufficiali.
I fatti risalgono a fine settembre 2013 a Kerdassa (o
Kirdasah), un quartiere all'estrema periferia a sud del Cairo -
considerato roccaforte della Fratellanza - circa un mese dopo la
dispersione dei sit-in organizzati dai sostenitori del deposto
presidente islamista Mohamed Morsi a Rabaa e Al-Adawiya. Tra le
altre accuse nei loro confronti anche quella di terrorismo.
Il gruppo dei 13 era già stato condannato dalla Corte
d'Assise di un'altra circoscrizione: le pene erano state, 7
condanne a morte e sei all'ergastolo, ma i legali della difesa
avevano presentato ricorso in Cassazione. L'Alta Corte aveva
ordinato un nuovo processo e dopo una ventina di udienze il
tribunale di Giza ha emesso il verdetto di condanna. (ANSAmed)