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Merkel al Cairo, aiuti tangibili ad Egitto per i tanti rifugiati

Esclude campi per non egiziani respinti da Ue. Poi va a Tunisi

02 marzo, 20:08

Angela Merkel con il presidente egiziano Sisi Angela Merkel con il presidente egiziano Sisi

IL CAIRO - Sulle migrazioni "ci sono grandi sfide" e "noi parliamo di aiuti tangibili". Lo ha detto al Cairo la cancelliera Angela Merkel, nella conferenza stampa congiunta con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

"C'è un gran numero di di rifugiati in Egitto. Noi vogliamo migliorare la loro situazione e le loro opportunità", ha premesso la cancelliera secondo la traduzione fornita dalla televisione di stato egiziana. "C'è qualche accordo con il ministro dello Sviluppo" però si punta "ad ampliare questa assistenza. Ma non siamo ancora a questo punto", ha detto ancora Merkel.

La cancelliera ha anche escluso che il territorio egiziano possa diventare punta di raccolta per migranti di altri paesi respinti dall'Europa:  "non si tratta che l'Egitto riprenda persone che non sono venute dall'Egitto", ha detto Merkel.

Dal canto suo Sisi ha ricordato che in Egitto vivono cinque milioni di migranti ma non ci sono campi profughi: "mangiano quello che mangiano gli egiziani", ha detto il presidente.

La visita di un giorno e mezzo della Cancelliera tedesca al Cairo è la prima tappa di un viaggio che la porterà anche in Tunisia, ed è centrato sui i problemi legati alla sicurezza internazionale, le migrazioni e la crisi libica. L'agenzia Dpa ricorda che l'Egitto è fra i paesi del Mediterraneo con cui Merkel vuole stipulare accordi sui migranti.

L'agenda della visita al Cairo prevede anche un incontro con esponenti del Business council egitto-tedesco.

TUNISI -  A Tunisi invece Merkel incontrerà  il presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi, ed i piu' alti vertici dello stato.

Tra i temi in agenda, oltre alla cooperazione in materia di controllo dei flussi migratori, la crisi libica, il terrorismo, la cooperazione economica ed il sostegno agli investimenti per il rilancio dell'economia tunisina. Previsto anche un discorso davanti ai deputati del Bardo.

La visita della cancelliera tedesca segue quella del premier tunisino Youssef Chahed a Berlino il 14 febbraio scorso, che proprio in quell'occasione aveva ribadito il suo no a campi per migranti in Tunisia. "La nostra democrazia è troppo giovane", ha dichiarato alla Bild, "bisogna trovare una soluzione insieme alla Libia".

Brucia ancora evidentemente in Germania la ferita del caso Anis Amri, il killer tunisino della strage di Berlino, ma Human Rights Watch mette in guardia Merkel "a non cercare accordi loschi che potrebbero intrappolare richiedenti asilo e migranti di altre provenienze in Paesi come Tunisia ed Egitto, che non possono garantire trattamenti decenti o efficace accesso all'asilo".

Alcune Ong hanno denunciato l'eccessiva pressione da parte dell'Europa in questo senso sulla Tunisia e annunciato una manifestazione, il 3 davanti al parlamento di Tunisi, proprio in occasione dell'arrivo della Merkel. "Le pressioni esercitate sulla Tunisia devono finire: bisogna che l'Unione europea si impegni ad accogliere i rifugiati sul suo territorio e sostenga la Tunisia nel consolidamento dello stato di diritto e nella lotta contro il terrorismo", si legge in un comunicato firmato da 31 Ong tra Tunisia, Italia e Germania.

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