(ANSAmed) - TUNISI, 6 GIU - Dalla riunione dei ministri degli
Esteri di Algeria, Egitto e Tunisia sulla crisi libica tenutasi
ad Algeri è emersa ancora una volta l'importanza di astenersi da
ogni azione che possa impedire il processo di soluzione politica
alla stessa, il sostegno al dialogo inclusivo e il rigetto di
ogni ipotesi di intervento militare. Lo si legge in una
dichiarazione congiunta dei tre ministri, l'algerino Abdelkader
Messahel, l'egiziano Sameh Shukri e il tunisino Khemaies
Jhinaoui, che sottolinea ''l'imperativo di rigettare il ricorso
alla violenza o di adottare ogni misura che possa impedire il
processo di soluzione politica in Libia e dunque prolungare la
sofferenza del popolo libico, soprattutto dal punto di vista
economico e umanitario''. Algeria, Egitto e Tunisia mettono in
guardia inoltre dalle ''ricadute che il peggioramento della
situazione della sicurezza e della stabilità in Libia puo' avere
sulla regione, una situazione che fa gli interessi dei gruppi
terroristici a apre la strada alla possibilità di incrementare
le loro attività criminali''. Da mesi Algeria, Egitto e Tunisia
sono impegnati in una iniziativa diplomatica regionale, sempre
nell'ambito dell'Accordo di Skhirat, in vista di una soluzione
politica globale della crisi libica. (ANSAmed)