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Moushira Khattab, con l'Italia all'Unesco contro l'odio

Candidata egiziana, il caso Regeni non ci dividerà

21 luglio, 10:49

(di Rodolfo Calò)

IL CAIRO - Moushira Khattab, la candidata egiziana per il posto di Direttore generale dell'UNESCO, confida di ottenere l'appoggio dell'Italia grazie a sue passate realizzazioni e all'obiettivo di rendere l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura la "prima linea di difesa" contro terrorismo ed fondamentalismo.

"L'Italia è un partner molto prezioso. Abbiamo lavorato insieme per assicurare i diritti delle persone più vulnerabili in Egitto e globalmente. Abbiamo fatto grandi cose, insieme", ha detto all'ANSA l'ex-ministra per la Famiglia e la popolazione e diplomatica di carriera. "L'Italia si preoccupa molto di fare dell'UNESCO un'organizzazione di successo" che "assolva alla propria missione, sia concentrata, trasparente e credibile. Per l'Italia", del resto, " non sono una nuova arrivata", ha affermato Khattab rispondendo alla domanda su quali "promesse" potrebbe fare a Roma in vista dell'elezione del direttore generale dell'UNESCO in programma ad ottobre. Insignita due volte dalla Presidenza della Repubblica italiana per il suo operato (con il titolo di "Cavaliere di Gran Croce" e quello di "Commendatore") l'ex-ambasciatrice egiziana ha sottolineato: "Non penso che l'Italia si aspetti promesse da me perchè conosce la mia credibilità, la mia capacità, semplicemente perchè abbiamo lavorato insieme: combattere le mutilazioni genitali femminili è stata una delle nostre maggiori realizzazioni. Tutto quello che posso dire all'Italia è che prometto di rendere l'UNESCO più vicina alla gente e alla sua missione".

Alla domanda se tutto ciò sia valido anche nella situazione attuale segnata dall'uccisione di Giulio Regeni, l'ex-diplomatica laureata in diritti umani parlando al Cairo ha sostenuto che "le relazioni fra Egitto e Italia sono più forti di qualsiasi incidente o accidente; ma comunque ci sforziamo molto di trovare la verità, di assicurare i responsabili alla Giustizia". Khattab, che ha guidato una delle più ampie riforme giuridiche basate sul rispetto dei diritti umani in Egitto (mirata tra l'altro contro traffico di esseri umani, abusi sui bambini e mutilazioni genitali femminili o Fgm) ha ricordato che "una delegazione del Senato italiano" guidata da Nicola Latorre "ha appena compiuto un visita in Egitto ed ha incontrato il presidente": Abdel Fattah Al Sisi "ha promesso di tradurre in Giustizia i responsabili, di scoprire chi lo ha fatto. Sono molto fiduciosa che faremo progressi perchè l'interesse del popolo dell'Egitto e dell'Italia è di suprema importanza per entrambi. Dobbiamo concentrarci nel servire gli interessi del popolo".

"L'UNESCO in questo momento sta affrontando molte sfide che ostacolano la sua capacità di assolvere al proprio mandato e l'Italia, che ha una grande civilizzazione, una grande cultura, ha molto a cuore che l'UNESCO sia guidato da qualcuno con un' esperienza, - sia pratica, maturata sul terreno, sia con le Nazioni Unite - la quale possa possa consentire all'organizzazione non solo di superare i propri problemi ma anche di divenire la prima linea di difesa contro terrorismo, estremismo e radicalizzazione delle gioventù", ha affermato l'ex-viceministro degli Esteri con delega alle relazioni culturali internazionali e già vicepresidente del Comitato Onu per i diritti del bambino.

Fonti al ministero degli Esteri del Cairo hanno detto all'ANSA che Khattab, la quale è stata anche il primo ambasciatore egiziano nel Sudafrica del dopo-apartheid, ha possibilità molto buone di superare gli altri otto candidati tra cui spiccano quelli francese e cinese. 

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