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IL CAIRO - L' attentato contro una moschea nel nord del Sinai ha provocato "305 morti e 109 feriti fino ad ora": è il bilancio provvisorio secondo un comunicato della Procura generale egiziana ricevuto dall'ANSA al Cairo. Gli attentatori hanno agito piazzando una "bomba all'interno" del luogo di culto e sparando sui fedeli che fuggivano dopo l'esplosione.
La moschea attaccata si trova in un piccolo centro, Bir El Abd, e i fedeli "sono stati presi di mira da terroristi che li aspettavano davanti alla porta", hanno precisato all'ANSA fonti che preferiscono restare anonime.
L'attentato è avvenuto durante la preghiera del venerdì. Nel Sinai settentrionale, ma soprattutto più a est, è attivo un gruppo jihadista alleato dell'Isis.
Sisi, dolore per moschea non sarà vano. Risponderemo a questo gruppuscolo con forza brutale
"La tristezza e il dolore che provano ora gli egiziani non sarà vano": è il primo commento del presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi sull'attacco alla moschea di Al Rawdah nel Sinai settentrionale. Lo si legge in sovrimpressione sugli schermi della Tv di Stato di sole notizie Nile News.
"Gli egiziani trarranno da questo dolore la volontà di affrontare il terrorismo", è l'altra frase attribuita al presidente. "Le forze armate risponderanno con forza brutale a questo gruppuscolo".
L'attacco alla moschea in Sinai punta a fermare, ha detto ancora il presidente egiziano, "il nostro tentativo di lottare contro il terrorismo che facciamo al posto del mondo intero".